Ayrton Cobra illumina l’Arena di Verona per Sfera Ebbasta

Ayrton Cobra illumina l’Arena di Verona per Sfera Ebbasta

Uno show esplosivo quello di Sfera Ebbasta, nome d’arte di Gionata Boschetti, all’Arena di Verona il 27–28 aprile, il re della musica trap sbarca per la prima volta nel meraviglioso tempio della lirica per la prima assoluta del suo tour estivo che lo porterà in giro per tutta l’Italia.

 

Ad illuminare il famoso anfiteatro romano, il lighting designer Josh Geromin che ha optato per 41 Ayrton Cobra, già scelti in numerosi tour. Un apparecchio eccezionale, che offre una sorgente laser di nuova generazione, progettata per rendere un punto di bianco D65 che consente una perfetta riproduzione dei colori, un angolo del fascio di 0,6° e un campo di messa a fuoco estremo che consente di regolare la forma del fascio in base alle condizioni operative distanza XT Focus™.

 

“I cobra sono stati usati sia da Spot usando le varie ruote prisma /gobo, che da traccianti per via della loro capacità di percorrere lunghissime distanze. Sono stati posizionati in parte su strutture movimentate e in parte sul floor e sul tetto” afferma il LD Josh. Un imponente sistema di ledwall mobili ispirati alle più grandi produzioni internazionali ha dominato la scenografia rendendo lo show ancora più coinvolgente ed immersivo.

“Per il concept, siamo partiti da una struttura molto lineare, composta da una serie di quadrati come forma principale da cui abbiamo poi sviluppato tre elementi mobili. Tramite le movimentazioni di queste strutture chiamate Pod siamo riusciti a cambiare la forma e i contorni dello stage, nascondendo o svelando le linee del palco a seconda dell’interazione della scena con i video e delle luci.

 

Negli usi da tracciante, il Cobra è risultato estremamente potente e preciso. Stessa cosa vale per i passaggi a fuoco dei gobos in cui la precisione del fuoco è risultata davvero eccezionale.”

“Sicuramente li riproporremo nei tour estivi dove, grazie alla loro potenza luminosa, ci permetteranno di ottenere effetti anche a lunga distanza. Oltre a questo, per l’estate, dove le condizioni climatiche sono sempre incerte, il vantaggio dell’essere un IP65 lo rende la scelta migliore da prendere” spiega Josh.

“Il Cobra risulta un dispositivo di immediata programmazione e il fatto che sia stato creato in maniera logica ne permette una rapida comprensione. Inoltre, grazie alla sua estrema affidabilità è assolutamente idoneo come scelta per il touring.

Le unità Ayrton Cobra sono state fornite dal service italiano Agorà.

 

Foto: ©Virginia Bettoja per conto di Trident Music

Eurus Profile stupisce al Teatro Goldoni di Livorno

Eurus Profile stupisce al Teatro Goldoni di Livorno

La recente produzione “Le Maschere”, un’opera di Pietro Mascagni scritta come omaggio a Rossini e alle tradizioni italiane dell’opera buffa e della commedia dell’arte, alla Fondazione Teatro Goldoni di Livorno, si è rivelata un enorme successo.

La produzione è stata illuminata dal lighting designer e capo elettricista del Goldoni, Michele Rombolini che, fin da giovane, è stato stupito dalla capacità di cambiare le emozioni attraverso i diversi usi della luce, e affascinato dal suo potere di espressione artistica.

 

“Questa è stata la prima volta che ho effettivamente utilizzato le luci Ayrton, anche se ho avuto la fortuna di vedere questi proiettori in alcune occasioni negli ultimi due anni in alcuni dei teatri con cui lavoro”, afferma Rombolini. “La prima cosa che mi ha colpito degli apparecchi Ayrton è stata la qualità della luce e del colore.

“Quando io e il mio staff abbiamo pensato di rinnovare il nostro impianto di illuminazione, abbiamo diviso le nostre priorità in quantità di luce necessaria e qualità della luce stessa. Quindi abbiamo destinato parte del budget disponibile alla qualità della luce e alla ‘purezza’ del colore, che è una caratteristica fondamentale per gli spettacoli operistici che sviluppiamo nel nostro teatro.”

Questa esigenza di un apparecchio LED che offrisse un’elevata qualità del colore pur mantenendo un’eccellente resa luminosa, insieme a un sistema di inquadratura preciso, ha portato Rombolini alla versione TC di Ayrton dell’Eurus Profile come la migliore combinazione di tutte queste qualità.

 

Per Le Maschere, Rombolini ha allestito 5 Eurus Profile sul traliccio anteriore, 3 dei quali erano i principali responsabili della messa a fuoco precisa della piattaforma rotante di 10m x 9m che occupava la parte principale del palco. Gli altri 2 Eurus, situati a ciascuna estremità del traliccio, sono stati utilizzati sia per tagli netti dell’otturatore che per speciali. Durante le scene di boccascena che si sono svolte davanti al sipario, i 3 Eurus Profile TC centrali  sono stati utilizzati per modellare un controluce sul boccascena.

 

Sul secondo traliccio sono stati posizionati altri due Eurus utilizzati principalmente come speciali e come continuazione di quelli che coprono il giro del palco. Tre Eurus sono stati utilizzati come retroilluminazione e altri quattro sono stati montati sul 3° e 4° traliccio a monte del palco nella “posizione di taglio”, lavorando sull’ampio boccascena del teatro fornendo luce frontale da angoli laterali acuti. Questi proiettori sono stati quelli chiamati a svolgere il compito più difficile perché la posizione di taglio e gli angoli risultanti sono spesso proibitivi, eppure l’Eurus è riuscito a svolgerlo perfettamente.
Sono stati inoltre introdotti quattro Ayrton Diablo S, posti sopra un traliccio alto 3 m, per evidenziare il coro in determinati momenti, o per formare corridoi di luce all’interno dei quali si esibiscono i cantanti.

La scelta del regista è stata quella di utilizzare tutto lo spazio scenico disponibile senza l’utilizzo di fondali o quinte nere per enfatizzare le strutture sceniche, la parete di fondo e le pareti del palcoscenico, come se ci si trovasse all’interno di un magazzino dove si stavano costruendo le maschere dei protagonisti per un carro di carnevale.

Inoltre, alcuni momenti dell’opera si sono svolti a sipario chiuso, sfruttando appieno l’ampio boccascena. Scene di feste classiche, luminose e giocose, in contrasto con altre scene dall’impatto visivo deliberatamente “più oscuro” e isolato; altri caratterizzati dalla presenza importante e quasi minacciosa di gobo o tagli di scatto perfettamente a fuoco, affilati come coltelli, mutati in scene dall’illuminazione rock, ricche di inseguimenti di movimento e sature di colore.

“Siamo riusciti a caratterizzare alcune scene proprio grazie all’utilizzo di Eurus e dei suoi gobo”, racconta Rombolini, “ad esempio, utilizzando il gobo prismatico Tree Bark e l’Animation Wheel, abbiamo creato un effetto mare al chiaro di luna.

“Un’altra scena in cui l’uso dei gobo è stato centrale è stata la caratterizzazione che abbiamo voluto inserire per il momento della presentazione della maschera di Arlecchino; in questo caso avevamo in vista una serie di pali e di altri elementi scenografici e abbiamo utilizzato i gobo prismatici multicolore CMY ad effetto liquido di Eurus che ci ricordavano l’abito di Arlecchino che abbiamo poi proiettato su tutto l’auditorium e sugli elementi scenici presenti.

“Abbiamo fatto ulteriore uso dei gobo attraverso la proiezione di uno Skyline stilizzato sulla parete di fondo utilizzando due Eurus e alcuni gobo tra i tanti che questi proiettori offrono.”

Durante la chiusura del I Atto, Rombolini ha utilizzato 4 Eurus per definire un percorso netto lungo tutta la lunghezza del boccascena dove i cantori entravano ed uscivano secondo i dettami del regista. “Le prestazioni del sistema ottico e dell’otturatore dell’inquadratura sono state eccellenti, rendendo quel taglio di luce drammatico come volevamo”, ha affermato.

“Sicuramente i colori ottenuti con Eurus e la loro uniformità è uno dei primi punti che avevo notato, e che gli stessi proiettori hanno confermato durante questa produzione. Ho utilizzato ed apprezzato molto il frost leggero, molto morbido, graduale ed ottimo per dare quel tocco di sfocatura quando si utilizza il sistema a telaio dell’apparecchio”, afferma Rombolini.

 

“Oltre agli aspetti tecnici, è fondamentale anche come il prodotto si presenta esteticamente. Eurus è molto elegante, e viene fornito con un utilissimo imballo in schiuma che facilita la costruzione di un flightcase per un trasporto sicuro.”

 

Foto di: © Trifiletti – Bizzi

Ayrton Cobra stupisce al “Light is Life” di Brescia

Ayrton Cobra stupisce al “Light is Life” di Brescia

Un bellissimo evento quello organizzato da A2A per celebrare Bergamo Brescia, Capitale Italiana della Cultura 2023. “Light is Life” nasce con una doppia consapevolezza: la prima ambientale che punta a coinvolgere le energie produttive del territorio e utilizzare fonti rinnovabili, la seconda sociale attraverso il sostegno a Banco dell’energia, Fondazione Ente Filantropico con l’obiettivo di aiutare le persone in difficoltà realizzando progetti legati al contrasto della povertà energetica.

 

La Festa, alimentata da fonti rinnovabili e installazioni progettate secondo criteri di efficienza energetica, si snodava in vari luoghi simbolo della città con la presenza di gallerie d’arte a cielo aperto. Il cuore dell’evento è il castello di Brescia, una fortificazione di origine medievale, eretta sul colle Cidneo, in cui sono state realizzate ben 15 installazioni luminose.

 

Il Lighting Designer Daniele Davino ha optato per 26 Ayrton Cobra “…un proiettore unico sul mercato, di una luminosità e pulizia della luce impressionante pur essendo un IP65. Uno dei pochissimi Hybrid Beam sul mercato a garantire l’operatività all’aperto in condizioni di pioggia o neve.”

I Cobra di Ayrton sono stati posizionati sulle mura del Castello Cidneo, proprio all’entrata del pubblico, rivolti verso il centro città e quindi ben visibili, nel loro fascio di luce anche da molto lontano e con ottimi risultati. Altri 6 Cobra sono stati utilizzati nelle feritoie di un tunnel, nascosti, in modo da far uscire solo un fascio di luce. “Si trattava di un ambiente veramente ostile per l’elevata umidità e l’esposizione anche a possibili piogge e scoli d’acqua…avrei potuto utilizzare solamente un proiettore IP65 di ottima fattura…il Cobra” afferma LD Davino.

“L’intento dei proiettori posizionati sulle mura del Castello era di integrare gli effetti generati da una testa mobile Hybrid Beam in uno show d’accoglienza di grande impatto, che prevedeva il passaggio per un tunnel con pixel dinamici e un’illuminazione architetturale, tutta sincronizzata su una traccia audio in Timecode.

 

Ai Cobra ho assegnato il compito di generare effetti aerei, creando un tetto luminoso con la potenza e la definizione della matrice laser ed effetti a terra, sfruttando tutto il range dello zoom e della tricromia” ha spiegato Davino.

“Oltre all’affidabilità, fattore fondamentale in uno show all’esterno, sicuramente il Cobra è impareggiabile per luminosità e pulizia della luce, la lente da 170mm è inoltre un valore aggiunto, che genera un fascio di luce estremamente visibile e imponente. Sono sicuro che non avrei ottenuto gli stessi risultati con nessun’altra testa mobile, sia in termini di luminosità generale che di affidabilità, soprattutto in una stagione incerta come febbraio.”

“I tecnici che non conoscevano il prodotto mi hanno fatto davvero molte domande, sono rimasti tutti molto impressionati sia dalla luminosità che dall’affidabilità, anche rispetto ai consumi veramente ridotti e al peso contenuto per un IP65. I movimenti di pan-tilt sono veloci, così come gli step dei motori passo-passo, segno di grande qualità costruttiva.

 

I proiettori Ayrton sono stati forniti da Angelo Pelliccioli Service con materiale di Mister X.

Ayrton Diablo in scena con “Il piccolo Principe”

Ayrton Diablo in scena con "Il Piccolo Principe"

Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, diretto da Stefano Genovese, ha debuttato a 80 anni dalla sua pubblicazione in una magnifica produzione teatrale che ha girato l’Italia da Roma a Milano a febbraio, e approderà in Francia e nel resto d’Europa il prossimo autunno.

La produzione affronta alcuni temi “da adulti”, come l’amore, l’amicizia, il senso della vita e della morte, ma lo fa con un linguaggio semplice adatto a tutte le età. Una storia che ci racconta che gli adulti non pensano mai alle cose veramente importanti, ovvero quelle che ci insegnano da piccoli e che dimentichiamo una volta diventati grandi.

Per l’allestimento teatrale, il lighting designer Giovanni Pinna ha optato per 18 proiettori Ayrton Diablo S, una scelta dettata dall’esigenza di un apparecchio motorizzato leggero, di piccole dimensioni e performante.

Come con altri apparecchi  Ayrton della stessa linea, il sagomatore consente il posizionamento accurato delle sue quattro lame dell’otturatore su una superficie al 100% in tutte le posizioni, in modo che l’utente possa inquadrare qualsiasi oggetto indipendentemente dalla posizione dell’apparecchio: una caratteristica inestimabile per questa produzione.

“I Diablo, montati a diverse profondità sul palco, sono stati utilizzati per lavori selettivi e di sagomatura, nonché per gli effetti (gobo-prismi) e per diverse situazioni utilizzando il frost e l’ampio zoom”, afferma Pinna . “Per quanto riguarda il concept del progetto, siamo passati da momenti molto statici e tipicamente teatrali, a momenti molto dinamici e musicali dove effetti e movimento sono diventati i protagonisti. Per tutta la durata dello show, i Diablo sono sempre stati “in scena”.

“Il Diablo è sicuramente un ottimo prodotto, probabilmente il migliore della sua gamma in termini di prestazioni illuminotecniche e funzionalità, e ha contribuito in maniera sostanziale alla riuscita del progetto. Ha un’ottima affidabilità e non ci ha creato nessuna sorta di problema . Molto probabilmente lo utilizzeremo nuovamente in un contesto simile in futuro.

Il Piccolo Principe è andato in scena a Roma al Teatro Sistina dal 3 al 12 febbraio, a Bologna al Teatro delle Celebrazioni dal 16 al 19 febbraio, al Teatro Colosseo di Torino dal 23 al 26 febbraio, Sala Toscana di Firenze dal 2 al 5 marzo e andrà in scena al Teatro Repower di Milano dal 23 marzo al 2 aprile.

CUE porta Follow-Me a Malta

CUE porta Follow-Me a Malta

Un successo per CUE, l’azienda milanese di progettazione e produzione illuminotecnica che per prima ha deciso di dar fiducia al nuovo sistema di tracking Follow-Me 3D SIX, distribuito in Italia da Molpass.

CUE è un’azienda trasversale che punta ad una progettazione sostenibile e concreta investendo nelle persone: “pensiamo che la luce sia quell’ingrediente che serve in ogni ricetta per esaltarne il sapore…”

“Pensiamo che Follow-Me sia un prodotto ibrido molto interessante e proprio questa sua doppia possibilità di utilizzo ci ha convinto. Ci hanno stupito molto le infinite possibilità di sincronismo che si possono avere con la consolle, un aspetto molto importante, secondo noi, nei metodi di programmazione odierni” afferma Sergio Cattaneo, fondatore, DOP e light designer di CUE.

I sistemi Follow-Me 3D sono indipendenti, flessibili e scalabili, consentono il monitoraggio da remoto da 1 fino a 6 esecutori; da 12 ad un numero illimitato di apparecchi all’interno un unico sistema modulare.

Oltre a questo esecutore e alla scalabilità del dispositivo, i sistemi Follow-Me 3D SIX sono estensibili: progettati per consentire l’aggiunta del modulo di tracciamento automatico Follow-Me, Follow-Me Track-iT, con la sua gamma di capacità e funzionalità. Follow-Me Track-iT consente agli operatori di passare senza problemi dal tracciamento manuale a quello automatico.

Il sistema FM 3D SIX è stato impiegato durante il debutto di ben tre famosissimi format televisivi girati a Malta: The Voice Kids Malta, Malta Got talent e Malta Eurovision Song Contest, che si sono svolte dal 6 all’11 gennaio. Il lighting designer Sergio Cattaneo, vista l’esigenza di tracciare un gran numero di artisti sul palco (40 m di fronte scena con una passerella) per un totale di 70, ha optato per la licenza SIX, per consentire l’utilizzo di apparecchi illimitati come illuminazione chiave, effetti e follow-spots, con controllo di 2 esecutori contemporaneamente.

“Abbiamo deciso di utilizzare Follow-Me al posto dei soliti follow-spot per una questione di comodità degli operatori, soprattutto sul controluce e sul dinamismo. Essendo in uno studio abbastanza grosso (780 Moving Head) che ospitava diverse produzioni, il fatto di poter lavorare con Follow-Me mi ha permesso di cambiare chiave di luce e follow-spots in continuazione senza spostare torri o seggiolini”.

Il sistema di tracking Follow-Me si è integrato perfettamente con i proiettori utilizzati, che da 8 sono arrivati ad un totale di 120.

“Partivamo prevenuti rispetto al sistema FM ma ci siamo davvero trovati benissimo. Abbiamo notato che nel palinsesto era necessario assegnare un tempo di pre-programmazione adeguato tuttavia questa preparazione consente flessibilità durante le produzioni dal vivo soprattutto con l’assegnazione di gruppi e fusione con il banco luci. Quando si utilizza un sistema Follow-Me ben preparato e configurato, si dispone di una soluzione di follow-spot indispensabile.” continua Cattaneo. “In particolare, i punti di forza di Follow-Me sono stati riscontrati nell’assoluta dinamicità e facilità di comunicazione con la consolle luci. “Siamo rimasti stupiti anche da quanto Fm lavori bene sull’asse Z, una misura invece solitamente problematica (con i tradizionali follow-spot).”

Cattaneo conclude che investire in Follow-Me “è stata un’esperienza davvero positiva a cui ha contribuito anche un’assistenza reattiva (con formazione e supporto), fornita dal distributore Molpass e dal produttore olandese, oltretutto in pieno periodo natalizio…

Siamo così contenti che abbiamo già ricevuto un altro sistema Follow-Me 3D SIX.”

Ayrton Domino Profile accompagna Luchè nel suo tour “DVLA”

Ayrton Domino Profile accompagna Luchè nel suo tour “DVLA”

Il rapper e produttore discografico napoletano Luchè, ex componente del gruppo musicale hip hop Co’Sang, sbarca nei palazzetti con il suo ultimo album, diventato disco di platino, DVLA – Dove Volano Le Aquile. Un tour sold out che ha attraversato l’Italia da Napoli a Milano passando per Roma e Rimini e che giungerà fino a Londra nel marzo 2023 con una data speciale. Durante la tournée il cantante è stato affiancato da altre star del panorama musicale italiano come Shiva, Elisa, Marracash, Sfera Ebbasta, Paky e Guè.

Il lighting designer Giorgio “Josh” Geromin ha scelto 42 Ayrton Domino S Profile come principale fonte di luce e chiave d’illuminazione per il tour. Il concept partiva dall’idea del volo di un’aquila, simboleggiante un essere umano che prova ad elevarsi e che arriva su Marte. Da qui l’idea di approcciarsi al palco come se fosse un primo avamposto su Marte grazie all’uso dei visual e della scenografia.

“Ho utilizzato i Domino per la loro grande versatilità come spot, con uso intensivo di cambi di zoom e rotazioni dei prismi. I proiettori erano appesi sia in posizione verticale che orizzontale lungo le cinque truss che formavano la struttura scenografica. Grazie alla capacità di ampio zoom in alcune scene andavamo ad illuminare direttamente la struttura per sottolineare il “ferro”, in altre scene invece venivano usati per ampliare gli spazi grazie all’uso dei gobo che davano “aria” alla luce” afferma il LD Josh.

“Sono rimasto colpito dalla capacità di mantenere e raggiungere i focus dei gobo con grande precisione anche nelle transizioni. Abbiamo lavorato molto bene sulla parte cromatica grazie alla precisione e alla grande capacità di saturazione dei colori.

In particolare, sono stato piacevolmente colpito dall’uniformità di colore tra i devices, non ricordo di aver mai dovuto correggere singolarmente una macchina per un colore differente.

 

Grazie all’uniformità della luce emessa siamo riusciti a lavorare facilmente con le camere anche in situazioni di, appunto, forte saturazione. È la prima volta che usavo Ayrton ma sicuramente li userò nuovamente, soprattutto per la componente IP65 che purtroppo non ho potuto vedere visto l’uso in un luogo chiuso. In termini di affidabilità sono eccezionali, non abbiamo riscontrato nessun tipo di problema tecnico.”

“I prodotti Ayrton, forniti dal service Agorà si sono rivelati ottimi device, versatili e precisi.”

Foto di: © Marco Arici ©Virginia Bettoja

Follow-Me a EXPO 2020 con Woodroffe Bassett Design

Follow-Me a EXPO 2020 con Woodroffe Bassett Design

Nel settembre 2021, Dubai ha ospitato la bellissima cerimonia di apertura di Expo 2020, l’evento Expo più grande del mondo. Da ottobre 2021 a marzo 2022, Expo 2020 ha accolto e ospitato 192 paesi partecipanti per prendere parte al viaggio. L’evento tanto atteso era incentrato su “Connettere le menti e creare il futuro”, che doveva essere esplorato attraverso i temi di sostenibilità, mobilità e opportunità.

 

Adam Bassett (Woodroffe Bassett Design) e Simon Fraser (Ptarmigan Integration Ltd) della società Lighting Design Consultant di Expo 2020, hanno scelto per Follow-Me le soluzioni di follow-spot remoto e di tracciamento degli artisti da installare e utilizzare in tre delle sedi, The Al Wasl Plaza, il Jubilee Stage e il Dubai Millennium Amphitheatre.

 

Dopo aver esaminato una serie di opzioni, WBD ha collaborato con il produttore olandese Follow-Me BV per sviluppare una soluzione personalizzata che soddisfacesse questi requisiti impegnativi. Successivamente il sistema è stato aggiornato per mascherare anche elementi scenici tridimensionali.

 

Il sistema Follow-Me Custom è stato utilizzato da un team di 10 persone per la cerimonia di apertura. Ogni operatore aveva 2 monitor con un feed live da 2 telecamere, garantendo una copertura completa dell’area dell’esecutore a 360° nello spazio 3D.

Terry ha assicurato che tutte le opzioni per l’applicazione follow-spot fossero a portata di mano, integrando un totale di 167 proiettori di vari produttori, tra cui 84x Ayrton Domino, 16x Ayrton Domino LT, 14x Ayrton Perseo

 

Giulio Rovelli, Project Manager della società di noleggio italiana Agora, ha supervisionato la fornitura di illuminazione per Al Wasl Plaza, fornendo anche il prodotto e il personale operativo per il sistema Follow-Me.

Riguardo alla scelta di Follow-Me come sistema follow-spot remoto, Terry di Woodroffe Bassett Design afferma che “avere la flessibilità con Follow Me è stato fondamentale per il successo degli spettacoli giornalieri. La funzionalità aggiuntiva di mascherare un oggetto scenico in modo che il sistema Follow Me sapesse quando un oggetto si trovava sul suo percorso, è stata estremamente utile”.

 

 

 

Text by: Follow-Me

Photo Credit: Ptarmigan Integration

Molpass diventa distributore esclusivo per l’Italia del marchio Minuit Une

Molpass diventa distributore esclusivo per l'Italia del marchio francese Minuit Une

Quale modo migliore per iniziare il 2023 se non con una nuova entusiasmante partnership!

 

A partire da Gennaio 2023 l’offerta di prodotti Molpass si arricchisce grazie alla distribuzione esclusiva per l’Italia del marchio francese Minuit Une, che sviluppa e produce soluzioni d’illuminazione innovative dedicate a dare, anche alle produzioni più piccole, la grandezza e le emozioni delle esperienze d’illuminazione di grandi arene: la gamma IVL Lighting.

 

“Gli apparecchi sviluppati da Minuit Une sono tra i più entusiasmanti che abbia mai visto: con 1 IVL Photon puoi raggiungere un effetto WOW che altrimenti potresti ottenere solo con un gran numero di teste mobili!

Forme del fascio immersive, come avviene da decenni nelle arene, sono finalmente accessibili in locali di medie dimensioni con solo poche unità: un punto di svolta per il nostro settore” afferma Paolo Albani, Direttore Commerciale e Marketing di Molpass.

 

Aurélien Linz, CEO di Minuit Une: “Siamo molto felici che Molpass distribuisca e rappresenti Minuit Une per l’Italia: il loro livello di professionalità e passione è esattamente ciò di cui avevamo bisogno per soddisfare la domanda in rapida crescita dell’IVL Photon di Minuit Une“.

Ayrton Bora e NandoBeam S6 sullo sfondo di “West Side Story”

Ayrton Bora e NandoBeam S6 sullo sfondo di “West Side Story”

Un successo garantito per il musical teatrale in due atti “West Side Story” di Arthur Laurents con musiche di Leonard Bernstein, liberamente tratto dalla tragedia di William Shakespeare Romeo e Giulietta e messo in scena per la prima volta al Teatro Lirico di Cagliari in Sardegna. L’allestimento scenico proposto al Teatro di Cagliari deriva da tre grandi istituzioni musicali statunitensi: la Lyric Opera di Chicago, la Houston Grand Opera e il festival di Glimmerglass (New York State). La rappresentazione, che fonda il linguaggio dell’opera tradizionale con il musical, si è svolta dal 15 al 23 dicembre chiudendo la stagione operistica 2022 in 10 attesissime rappresentazioni in lingua inglese.

Il Lighting Designer A.J. Guban, nominato per 8 premi Helen Hayes, ha optato per dodici Ayrton Bora TC e venticinque Ayrton NandoBeam S6 per il disegno luci ripreso dall’originale di Mark McCullough.

“Abbiamo scelto Ayrton per le caratteristiche uniche dei Bora che hanno, oltre ad una lente piano convessa e un sagomatore, una qualità della luce molto alta. I NandoBeam S6 sono stati usati per ottenere più fonti luminose e più sovrapposizioni del cono di luce mentre i Bora sono stati posizionati sulle americane per i frontali e, grazie all’ampia apertura zoom, hanno reso possibile ricoprire l’intero palcoscenico (con un boccascena di quasi 15 metri) con l’impiego di un numero limitato di apparecchi. Se avessimo utilizzato altre unità profile con l’aggiunta di un Hard Frost non si sarebbe ottenuta la stessa qualità di luci e la stessa resa luminosa rispetto ad un Bora Tc” afferma Andrea Ledda, capo reparto elettricisti di scena.

Il Teatro Lirico di Cagliari ha deciso di investire in Ayrton e, con il suo ultimo acquisto di otto Ayrton Bora, arriva ad un totale di 16 unità motorizzate di questo modello, in aggiunta ad ulteriori unità dell’universo Ayrton, quali 28 NandoBeam S6 e 10 Magicblade. “I Bora Tc, usati principalmente per opere svolte in sede, si sono rivelati molto validi ed affidabili, per questo motivo li utilizziamo in quasi tutte le produzioni e con qualsiasi lighting designer. I NandoBeam S6 e i Magicblade, invece, grazie alla loro leggerezza e rapidità nel montaggio, vengono usati anche per gli eventi o i tour in cui il Teatro Lirico di Cagliari si sposta dalla sede principale” afferma A. Ledda.

Foto: © Andrea Ledda

Ayrton presenta il nuovo Zonda 3

ZONDA 3

Simile alla ZONDA 9, l’ultima aggiunta alla famiglia ZONDA progettata per il palcoscenico lighting è un apparecchio incredibilmente compatto con un potenziale creativo illimitato.

ZONDA 3 è un dispositivo versatile con effetti sorprendenti che possono passare da beam a wash con grande facilità.

La sua velocità di movimento e le dimensioni ridotte aumentano il potenziale dinamico.

Grazie alle sue dimensioni, è facile da usare in composizioni con tende o matrici.

Dotato di sette sorgenti LED ad alto rendimento da 40 Watt con RGB+W, ZONDA 3 offre un sistema ottico proprietario composto da un unico Cluster monoblocco da 170 mm in PMMA, che migliora la coerenza del fascio, e sette guide di luce in vetro con una superficie di uscita dotata di microstruttura ottica.

Una lente trasmittente tronca di 50 mm, la cui superficie ottica è equivalente a quella di una lente tonda da 70 mm, consente a ZONDA 3 di ottenere un fascio molto intenso con un rapporto di zoom di 14:1 e un’ampia gamma di zoom da 4° a 56°.

Questa combinazione di sistema LED/ottico è in grado di produrre un’emissione luminosa di 5.200 lumen e una miscela perfettamente omogenea di colori pastello e saturi, a prescindere dalla combinazione di colori scelta.

SPECIFICHE TECNICHE

OTTICA

  • Sistema ottico ad alta risoluzione con zoom 14:1 a 2 elementi
  • Apertura del fascio: da 4,0° a 56°
  • Zoom motorizzato lineare veloce
  • 7 lenti frontali a bordi troncati da 70 mm
  • Cluster di lenti frontali da 170 mm

LIGHT SOURCE

  • Sorgenti LED ad alta potenza 7 x 1.000 lumen RGB+W
  • Potenza totale dell’apparecchio: fino a 5.200 lumen • CRI: fino a 86
  • Durata nominale: L70: fino a 40.000 ore
  • Gestione sorgenti Flicker free, adatta per applicazioni TV e tutti gli eventi videoregistrati

MOVIMENTO

  • Posizionamento estremamente accurato
  • Testa mobile gestita tramite risoluzione a 8 o 16 bit
  • I motori passo-passo ad alta risoluzione gestiti tramite microprocessori assicurano estrema precisione e movimenti fluidi.
  • Riposizionamento automatico PAN e TILT
  • Gamma della testa mobile: rotazione pan & tilt infinita

COLORI

  • 4 Sofisticati  colori RGB+W misti, che raggiungono un elevato indice di resa cromatica
  • Fascio di luce uniforme senza ombre di colore e ricche tonalità di colore sature e pastello
  • 4,29 miliardi di colori (risoluzione a 8 bit)
  • Ruota dei colori virtuale, incluse le preimpostazioni più comuni della temperatura del colore bianco

EFFETTI

  • Capacità di effetti grafici 2D e 3D
  • Gli effetti possono essere accoppiati con applicazioni beam, wash o matrix
  • Effetti pattern incorporati con controlli di velocità e dissolvenza per applicazioni sceniche

Zonda 9 FX

  • Controllo individuale di ogni pixel
  • LiquidEffectTM

DIMMER / STROBO

  • Dimmer elettronico che permette una perfetta regolazione della luce da 0 a 100% senza variazioni di colore
  • Effetto strobo, con regolazione della velocità da 1 a 25 flash al secondo

CARATTERISTICHE DEL SOFTWARE

  • Indirizzamento DMX locale dell’apparecchio e parametri opzionali tramite il pannello di controllo LCD integrato
  • Indirizzamento DMX remoto dell’apparecchio di illuminazione e parametri opzionali tramite un controller DMX RDM standard
  • Menu informazioni comprensivo di contaore, temperatura, versione software

CARATTERISTICHE HARDWARE

  • Display LCD grafico per l’impostazione dell’indirizzamento e delle funzioni speciali, con funzione flip
  • Rotellina a click per impostare le funzioni
  • Protezione da sovratemperatura
  • Ricevitore RDM CRMX TiMo™ wireless integrato di LumenRadio™
  • Connettori XLR maschio e femmina a 5 pin per connessione DMX
  • Connettori Ethercon RJ45 IN/OUT per connessione ArtNet™
  • Connettori maschio e femmina PowerCON TRUE1 per il collegamento dell’alimentazione

CONTROLLO

  • Protocollo DMX 512, tramite cavo DMX o sistema wireless
  • Compatibile con DMX RDM
  • Modalità stand-alone e modalità Master/Slave
  • Protocollo ArtNet e sACN tramite cavo Ethernet
  • Pannello di controllo locale, con display LCD
  • Scelta di 3 modalità DMX (da 26 a 79 canali DMX)

ALIMENTAZIONE ELETTRICA

  • Alimentazione elettronica con PFC attivo
  • Da 120 a 240 Volt – 50/60Hz
  • Potenza: 350 W massimo

SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO

  • Sistema di raffreddamento avanzato
  • Ventole a velocità variabile autoregolanti per un funzionamento silenzioso (modalità automatica)
  • Modalità di ventilazione automatica da palco e da studio selezionabili
  • Protezione di sicurezza contro gli eccessi di temperatura

HOUSING

  • Scheletro a testa mobile in lamiera di alluminio e acciaio
  • Base in alluminio pressofuso
  • Dissipatori in alluminio e rame
  • Coperture stampate in PC ABS autoestinguente ignifugo (classe V0)
  • Maniglie su due lati per il trasporto
  • Quattro piedini per impieghi gravosi per una migliore stabilità
  • Grado di protezione IP20
  • Finitura esterna: nero (carbonio)

INSTALLAZIONE

  • Sistema staffa di fissaggio: due staffe Omega ¼ di giro progettate per l’uso con morsetti standard
  • Punti di montaggio: quattro raccordi di bloccaggio da ¼ di giro che consentono l’installazione di staffe Omega sull’apparecchio
  • Punto di attacco del cavo di sicurezza

PARAMETRI OPERATIVI

  • Posizioni operative: tutte (dispositivo a pavimento o fissato ad un supporto)
  • Temperatura ambiente massima consentita (Ta max): 45° C (113° F)
  • Temperatura ambiente minima consentita (Ta min): -10° C (14° F)
  • Distanza di utilizzo minima: 1,0 m (3,28 piedi)

CONFORMITÀ
UE (EMC e LVD):

  • Direttiva EMC 2014/30/UE
  • Direttiva LVD 2014/35/
US (sicurezza & EMC):
  • UL 1573
  • FCC Parte 15, Sottoparte B:2018

TAGLIA

  • Prodotto: 365 x 404 x 233 mm (l x h x p)
  • Flight case: 420 x 438 x 280 mm (l x h x p)

PESO

  • Prodotto: 11.1 kg

CODICI PRODOTTO

  • AY013250 : ZONDA 3 FX – MULTI-SOURCES 3 SERIES
  • AY013240 : ZONDA 3 WASH – MULTI-SOURCES 3 SERIES

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