Eurus Profile stupisce al Teatro Goldoni di Livorno

Eurus Profile stupisce al Teatro Goldoni di Livorno

La recente produzione “Le Maschere”, un’opera di Pietro Mascagni scritta come omaggio a Rossini e alle tradizioni italiane dell’opera buffa e della commedia dell’arte, alla Fondazione Teatro Goldoni di Livorno, si è rivelata un enorme successo.

La produzione è stata illuminata dal lighting designer e capo elettricista del Goldoni, Michele Rombolini che, fin da giovane, è stato stupito dalla capacità di cambiare le emozioni attraverso i diversi usi della luce, e affascinato dal suo potere di espressione artistica.

 

“Questa è stata la prima volta che ho effettivamente utilizzato le luci Ayrton, anche se ho avuto la fortuna di vedere questi proiettori in alcune occasioni negli ultimi due anni in alcuni dei teatri con cui lavoro”, afferma Rombolini. “La prima cosa che mi ha colpito degli apparecchi Ayrton è stata la qualità della luce e del colore.

“Quando io e il mio staff abbiamo pensato di rinnovare il nostro impianto di illuminazione, abbiamo diviso le nostre priorità in quantità di luce necessaria e qualità della luce stessa. Quindi abbiamo destinato parte del budget disponibile alla qualità della luce e alla ‘purezza’ del colore, che è una caratteristica fondamentale per gli spettacoli operistici che sviluppiamo nel nostro teatro.”

Questa esigenza di un apparecchio LED che offrisse un’elevata qualità del colore pur mantenendo un’eccellente resa luminosa, insieme a un sistema di inquadratura preciso, ha portato Rombolini alla versione TC di Ayrton dell’Eurus Profile come la migliore combinazione di tutte queste qualità.

 

Per Le Maschere, Rombolini ha allestito 5 Eurus Profile sul traliccio anteriore, 3 dei quali erano i principali responsabili della messa a fuoco precisa della piattaforma rotante di 10m x 9m che occupava la parte principale del palco. Gli altri 2 Eurus, situati a ciascuna estremità del traliccio, sono stati utilizzati sia per tagli netti dell’otturatore che per speciali. Durante le scene di boccascena che si sono svolte davanti al sipario, i 3 Eurus Profile TC centrali  sono stati utilizzati per modellare un controluce sul boccascena.

 

Sul secondo traliccio sono stati posizionati altri due Eurus utilizzati principalmente come speciali e come continuazione di quelli che coprono il giro del palco. Tre Eurus sono stati utilizzati come retroilluminazione e altri quattro sono stati montati sul 3° e 4° traliccio a monte del palco nella “posizione di taglio”, lavorando sull’ampio boccascena del teatro fornendo luce frontale da angoli laterali acuti. Questi proiettori sono stati quelli chiamati a svolgere il compito più difficile perché la posizione di taglio e gli angoli risultanti sono spesso proibitivi, eppure l’Eurus è riuscito a svolgerlo perfettamente.
Sono stati inoltre introdotti quattro Ayrton Diablo S, posti sopra un traliccio alto 3 m, per evidenziare il coro in determinati momenti, o per formare corridoi di luce all’interno dei quali si esibiscono i cantanti.

La scelta del regista è stata quella di utilizzare tutto lo spazio scenico disponibile senza l’utilizzo di fondali o quinte nere per enfatizzare le strutture sceniche, la parete di fondo e le pareti del palcoscenico, come se ci si trovasse all’interno di un magazzino dove si stavano costruendo le maschere dei protagonisti per un carro di carnevale.

Inoltre, alcuni momenti dell’opera si sono svolti a sipario chiuso, sfruttando appieno l’ampio boccascena. Scene di feste classiche, luminose e giocose, in contrasto con altre scene dall’impatto visivo deliberatamente “più oscuro” e isolato; altri caratterizzati dalla presenza importante e quasi minacciosa di gobo o tagli di scatto perfettamente a fuoco, affilati come coltelli, mutati in scene dall’illuminazione rock, ricche di inseguimenti di movimento e sature di colore.

“Siamo riusciti a caratterizzare alcune scene proprio grazie all’utilizzo di Eurus e dei suoi gobo”, racconta Rombolini, “ad esempio, utilizzando il gobo prismatico Tree Bark e l’Animation Wheel, abbiamo creato un effetto mare al chiaro di luna.

“Un’altra scena in cui l’uso dei gobo è stato centrale è stata la caratterizzazione che abbiamo voluto inserire per il momento della presentazione della maschera di Arlecchino; in questo caso avevamo in vista una serie di pali e di altri elementi scenografici e abbiamo utilizzato i gobo prismatici multicolore CMY ad effetto liquido di Eurus che ci ricordavano l’abito di Arlecchino che abbiamo poi proiettato su tutto l’auditorium e sugli elementi scenici presenti.

“Abbiamo fatto ulteriore uso dei gobo attraverso la proiezione di uno Skyline stilizzato sulla parete di fondo utilizzando due Eurus e alcuni gobo tra i tanti che questi proiettori offrono.”

Durante la chiusura del I Atto, Rombolini ha utilizzato 4 Eurus per definire un percorso netto lungo tutta la lunghezza del boccascena dove i cantori entravano ed uscivano secondo i dettami del regista. “Le prestazioni del sistema ottico e dell’otturatore dell’inquadratura sono state eccellenti, rendendo quel taglio di luce drammatico come volevamo”, ha affermato.

“Sicuramente i colori ottenuti con Eurus e la loro uniformità è uno dei primi punti che avevo notato, e che gli stessi proiettori hanno confermato durante questa produzione. Ho utilizzato ed apprezzato molto il frost leggero, molto morbido, graduale ed ottimo per dare quel tocco di sfocatura quando si utilizza il sistema a telaio dell’apparecchio”, afferma Rombolini.

 

“Oltre agli aspetti tecnici, è fondamentale anche come il prodotto si presenta esteticamente. Eurus è molto elegante, e viene fornito con un utilissimo imballo in schiuma che facilita la costruzione di un flightcase per un trasporto sicuro.”

 

Foto di: © Trifiletti – Bizzi

Lascia un commento

Iscriviti alla newsletter

Rimani sempre aggiornato sulle ultime novità.

Richiedi informazioni

Contattaci senza impegno, il nostro staff ti contatterà il prima possibile.

    Ho preso visione dell'informativa sulla privacy